Una storia d’amore talmente intensa da spingere un giovane innamorato a dar prova della sua fantasia e della sua abilità pittorica.
Napoli 2010, Piazzale Tecchio.
Scenario e modalità sono tipiche di una romantica coppia di adolescenti. Scenario: adiacenze di una stazione della metropolitana.
Modalità: bomboletta di vernice spray, colore arancio.
Napoletani giovani ed innamorati, un abbinamento di sicuro effetto per la gioia di ogni muretto, autobus, monumento, marciapiede o panchina cittadina.
L’amore è universale ma la fantasia no, la fantasia è tutta nostra.
Citazioni dai Baci Perugina, per di più storpiate, omaggi a cineproduzioni di successo e fama internazionale del calibro di Tre Metri Sopra il Cielo, disegni di disneyana memoria, incomprensibili sigle di lettere puntate a testimonianza di un amore che per sempre durerà.
E poi i nomi degli amanti: Peppe e Giusy, Marco e Katia, Sasi e Mery, Gigi e Patty, Genny e Mariarca, Erry e Concetta, Ciro e Fabiana. Ma anche tanti ammiratori segreti, anonimi sospiratori di emozioni che incidono il sentimento verso la propria femme fatale senza firma né iniziali.
È il caso della certamente ammaliante Marty che, adagiata su una panchina accanto ad una X (recentemente proclamata new entry delle preposizioni semplici dall’ANGI, Associazione Nazionale Grammatici Italiani), ha fatto breccia nel cuore di un partenopeo dall’animo gentil, il quale rapito dalla nobile ed incontenibile passione s’è spinto oltre ogni barriera letteraria, fin al punto di sbilanciarsi con una lapidaria dichiarazione d’amore:
Romanticismo Napoletano. Forse.Napoli, Piazzale Tecchio, 31-5-2010
Forse però, eh. Forse.